№ 3-4 MARZO — APRILE 2016

Letteratura

I consigli di lettura di Mosca Oggi: ricordando Umberto Eco

A cura di Ilaria Niero

Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5.000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… Perché la lettura è un’immortalità all’indietro” (Umberto Eco).

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Il 19 febbraio è scomparso uno degli ultimi più grandi intellettuali del panorama culturale italiano: il semiologo, filosofo, scrittore e Professore Umberto Eco (1932-2016). Mosca Oggi gli dedica la rubrica dei Consigli di Lettura di questo numero.

Umberto Eco, Il Nome della rosa, Nuova Edizione (Narratori Italiani), Bompiani, 2012

Riassumere la carriera di Umberto Eco in tre soli titoli è ardua impresa: la sua numerosa produzione spazia dalla saggistica, alla pubblicistica fino alla narrativa. Tra i suoi romanzi più conosciuti e di successo spicca senza dubbio Il Nome della rosa, tradotto in oltre 40 lingue e vincitore del Premio Strega nel 1981. Primo approccio di Eco alla narrativa, il romanzo si presenta come un incrocio di generi (un giallo di ambientazione storica con contaminazione dal genere filosofico) in cui si raccontano le indagini del frate francescano Gugliemo da Baskerville attorno alle misteriose morti avvenute durante un convegno in un monastero benedettino. Gugliemo intuisce che i decessi sono tutti legati a un manoscritto greco, prezioso cimelio della biblioteca dell’abbazia. L’autore costruisce un impianto narrativo molto preciso e scandito, inserendo citazioni e rimandi letterari, dimostrando la sua raffinata conoscenza umanistica, in particolare del periodo medievale. Il romanzo ha avuto anche un adattamento cinematografico con il film omonimo del 1986 con Sean Connory nella parte di Gugliemo.

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Umberto Eco, Come si fa una tesi di laurea. Le materie umanistiche, Tascabili Narrativa, Bompiani, 2012

Incubo per molti studenti universitari, la tesi rappresenta una tappa obbligata del percorso universitario. Non sempre però viene vissuta e affrontata con il giusto spirito e, soprattutto, metodo. Eco offre in questo saggio un valido ed esperto sussidio ai laureandi delle materie umanistiche, per affrontare la tesi in modo consapevole e maturo. Frutto della sua esperienza decennale di professore all’Università di Bologna, Come si fa una tesi di laurea analizza in primo luogo le caratteristiche di un testo argomentativo, quale è la tesi, per poi spiegare cosa significhi fare ricerca. Tra i suoi saggi meno specialistici e più alla “portata di tutti”, il testo sicuramente è divenuto un importante strumento per generazioni di studenti, proponendo un’attenta riflessione sullo stato dell’istituzione universitaria italiana.

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Umberto Eco, Pape Satàn Aleppe: cronache di una società liquida, La nave di Teseo, 2016

Il terzo titolo che proponiamo è l’ultima opera, pubblicata postuma qualche giorno dopo la morte dell’autore e costituisce la prima pubblicazione della nuova casa editrice Nave di Teseo, fondata a fine 2015 con Elisabetta Sgarbi. In pochi giorni il titolo, che scomoda un verso dell’Inferno dantesco (Canto VII), ha già registrato un boom di vendite. Il saggio raccoglie Le bustine di Minerva, pubblicate dal 2000 sino all’ultima del 27 gennaio 2016 nella rubrica omonima che Eco curava per il settimanale L’Espresso, presentando uno spaccato della società italiana degli anni Duemila, una società per l’appunto liquida, come ricorda il sottotitolo, che richiede un adattamento continuo per sopravvivere, altrimenti si rischia di cadere in preda alla confusione e “sconnessione”. Un’analisi lucida e sagace di un autore attento che è rimasto fino all’ultimo al passo con i tempi.

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№ 3-4 MARZO — APRILE 2016