№ 1-2 GENNAIO - FEBBRAIO 2016
Affari
Maserati, tra mito e leggenda
Nata a Bologna nel 1914 dal genio di Alfieri Maserati, è oggi uno dei marchi di punta del gruppo FCA in quello che deve essere il rilancio delle vetture made in Italy, ma soprattutto rappresenta una vera e propria icona di stile ed eleganza.
Da Citroen a De Tomaso – Dopo un periodo in cui Maserati si fece conoscere soprattutto nel mondo delle corse grazie a piloti come Fangio e Ascari, si affermò, a partire dal 1937, come produttore di auto di lusso.
Un periodo importante per il marchio Maserati fu anche quello sotto Citroen. Nell’ottica della creazione di un forte gruppo italo-francese, nel 1968 la casa automobilistica italiana passò sotto la gestione dell’azienda francese, ma il tentativo di creare una forte unione svanì presto. Nacquero da quella esperienza dei modelli unici: la Maserati Bora (V8), la Maserati Merak e la Khamsin. A influenzare l’azienda arrivò però la crisi petrolifera del 1973 e la decisione di Citroen, nel maggio del 75, di mettere in liquidazione l’azienda. Solamente l’intervento di alcuni industriali riuscì a evitare la chiusura del gioiello italiano e nell’agosto proprio del 1975 fu Alejandro De Tomaso a diventare il proprietario e a far ripartire la storia.
Maserati Merak 1976
De Tomaso e il passaggio a Fiat – Il modello che certamente ebbe maggior fortuna nel periodo De Tomaso fu la Biturbo. Il modello si basava sul motore V6 della Merak e ha aperto la strada alla consolidatissima Ghibli.
Le novità per Maserati arrivarono nel 1993, quando passò sotto il controllo della Fiat. Non contando il passaggio del 1997 sotto Ferrari si può dire che la casa bolognese divenne parte integrate del gruppo torinese e pronta di nuovo a correre.
Fca – Con l’acquisto della Chrysler da parte del gruppo Fiat, iniziò la vera fase di rilancio del marchio Maserati con l’obiettivo di portarlo a competere tra i grandi marchi del lusso. Con l’avvento della nuova Ghibli e della Quattroporte si è tentato di insediare quella fetta di mercato tradizionalmente preda di Audi, BMW e di marchi come Jaguar e Porsche. I risultati, almeno inizialmente, pare abbiano premiato la casa bolognese, che sull’onda dell’entusiasmo ha vissuto un 2013 e un 2014 in ampia crescita. Il 2015 però ha registrato una marcia indietro e i costanti stop delle Officine Maserati di Grugliasco ne sono la triste prova.
Il rilancio con Levante – Il 2016 vuole essere l’anno della definitiva riscossa con l’arrivo del tanto atteso Suv Levante. La vettura dovrebbe debuttare al Salone di Detroit ed essere messa in vendita nei mesi successivi, ma non avrà un compito facile dovendo essere l’alternativa a mostri sacri come BMW X6, Mercedes GLE Coupé e Porsche Cayenne.
Con la versione benzina arriva il 3.0 V6 biturbo, nato dalla collaborazione con Ferrari, da 410 cavalli e il 3.8 V8 da 530 cavalli: forti emozioni che inseriscono la marca nel piano di rilancio del gruppo FCA voluto da Sergio Marchionne.
Maserati Levante suv
L’auto in Italia prova dunque a rinascere dal lusso, passando per i modelli di tutti i giorni.
Si ringrazia per le preziose informazioni Clementina Gazzera.
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