№ 1-2 GENNAIO - FEBBRAIO 2016
Letteratura
Invito alla lettura: Siti, Landolfi, Pasolini
E anche quest’anno tornano i consueti consigli di lettura di Mosca Oggi, per un 2016 ricco di storie ed emozioni!
Walter Siti, La voce verticale. 52 liriche per un anno, Collana Scala Italiani, Rizzoli, 2015
Il modenese Walter Siti, Premio Strega 2013 con il romanzo Resistere non serve a niente, propone un’antologia di 52 poesie provenienti da tradizioni culturali di numerose nazioni diverse.
Un viaggio all’interno della lingua poetica che permette di affrontare non solo temi “sublimi” quali amore, amicizia etc. ma anche la crudezza e malvagità di incesto, masochismo, pedofilia, grazie a una lingua che va oltre il concetto stesso di linguaggio, divenendo significato essa stessa.
La scelta di affrontare il genere poetico è coraggiosa: in un’epoca in cui la poesia sta attraversando un momento di crisi, Walter Siti lancia il suo invito alla lettura, cercando di commentare e spiegare qualcosa che molto spesso rimane inspiegabile.
L’autore “impone” tre semplici istruzioni per l’uso: “1) non leggere le pagine per ordine ma saltare, seguendo l’estro personale o costruendosi categorie alla Borges (i trentenni, i suicidi, gli omosessuali, gli spagnoli…); 2) dare un’occhiata all’originale anche quando non ne conosce la lingua; 3) leggere prima la poesia, poi il commento, poi di nuovo la poesia, che allora si aprirà come quei fiori liofilizzati che, immersi in acqua ritrovano la primitiva bellezza. Se accadesse anche una sola volta, l’autore si riterrebbe pienamente ripagato della propria opera servile”.
Tommaso Landolfi, I russi, Biblioteca Adelphi, 2015
Laureatosi nel 1932 all’Università di Studi di Firenze con una tesi su Anna Achmatova, Tommaso Landolfi guarderà alla letteratura russa come specchio per capire se stesso. Così la figura dell’uomo superfluo che attraversa tutta la produzione letteraria ottocentesca, diventa metafora della condizione del poeta, fra disillusione e nichilismo. Fine traduttore di Gogol’, Pushkin, Dostoevsky, Tolstoy, egli riesce a penetrare il grande mistero degli scrittori russi, rimanendone talmente affascinato da influenzare la sua stessa opera narrativa.
E come spesso accade con i grandi miti ed eroi, Landolfi mai conobbe o visitò. Questo Paese per lui rimase una romantica immagine, raccontata nelle pagine di questi interessanti scritti.
Pier Paolo Pasolini, L’odore dell’India, Garzanti, Nuova edizione: gennaio 2015
A quarant’anni dalla morte del poeta, regista e scrittore italiano, la sua produzione letteraria è più che mai attuale e letta.
Lo vogliamo ricordare qui raccontandovi di quel breve diario che egli compose in occasione del viaggio in India compiuto nel 1962 in compagnia di Alberto Moravia ed Elsa Morante. Una scoperta del subcontinente indiano che lasciò in lui così vivide e profonde impressioni, da renderle degne di essere rievocate.
Un ricordo che investe i cinque sensi: tra colori, profumi, canti, gesti e movenze, nel tentativo di srotolare il segreto delle grandi contraddizioni indiane. Con grande sensibilità e accortezza, l’autore si immerge nella realtà quotidiana mantenendosi però a una certa distanza: la distanza dello straniero occidentale che cerca di capire, piuttosto che dominare, una cultura millenaria così profondamente diversa.
№ 1-2 GENNAIO - FEBBRAIO 2016