№ 1 GENNAIO - FEBBRAIO 2017
Arte
Roma Aeterna arriva a Mosca
Dal 25 Novembre 2016 al 19 febbraio 2017, la Galleria Tretyakov di Mosca presenta un progetto davvero unico, una delizia per ogni amante dell’arte.
Per la prima volta, i celebri Musei Vaticani portano in Russia la parte migliore della propria collezione, alcuni capolavori dei secoli XII-XVIII, comprese le opere di Giovanni Bellini, Melozzo da Forlì, Perugino, Raffaello, Caravaggio, Guido Reni, Guercino, Nicolas Poussin. Una meraviglia per occhi, anima e cuore.
La mostra Roma Aeterna, curata da Arkady Ippolitov (Museo di Stato dell’Hermitage), presenta al pubblico 42 dipinti, un prestito davvero eccezionale. Mai prima d’ora, infatti, la Pinacoteca Vaticana aveva acconsentito a portare fuori dai suoi confini le proprie opere, ragion per cui la mostra è un evento non solo per la Russia e l’Europa, ma anche per il mondo intero.
Operazione non semplice logisticamente, avvenuta dopo un incontro fra Papa Francesco e Vladimir Putin, spiegava in un’intervista ad Askanews l’allora vice direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta, oggi alla guida delle collezioni papali, anche perché questo passo ha svuotato la XII sala della Pinacoteca Vaticana… il ché ha anche messo in crisi i Musei, che si sono dovuti inventare in sostituzione l’esposizione dei sette modelli realizzati da Giovan Lorenzo Bernini (1598-1680) per gli altari della Cattedra e del SS. Sacramento della Basilica di S. Pietro. Le opere di Bernini uscivano da 5 anni di restauro, e l’evento dimostra quanto le relazioni tra Mosca e il Vaticano siano intense. All’anteprima assoluta era giunto anche il cardinale Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, che si era incontrato con il Patriarca russo Kirill. Organizzare il tutto non è stato facile anche per i costi, cui ha fatto fronte la Fondazione Arte, Scienza e Sport del miliardario Alisher Usmanov.
Così come ha dichiarato la direttrice della galleria, Zelfira Tregulova, si tratta della “più grande esposizione che il Vaticano abbia mai allestito al di fuori delle proprie mura”. “Inoltre credo che la nostra Galleria non abbia mai ospitato un’esposizione così importante — aveva dichiarato durante le conferenza stampa di presentazione -, si tratta di una mostra senza precedenti”.
Roma Aeterna è parte di un progetto più ampio: nel 2017 il Vaticano ospiterà alcuni quadri provenienti dalla Federazione Russa, per lo più custoditi nelle maestose ed eleganti sale della Tretyakov. La lista delle opere che voleranno fuori dalla Russia però non è ancora disponibile, pare si stia pensando ad alcune importanti icone russe, oltre ai capolavori dei pittori russi della fine del XIX secolo e dell’inizio del XX secolo.
Il giorno dell’inaugurazione della mostra moscovita, nonostante il grande freddo, il pubblico si è messo in rigorosa e paziente fila: oltre 500 persone pronte ad ammirare tele di fama mondiale come La Deposizione di Caravaggio (realizzata fra il 1602 e il 1604), il Martirio di Sant’Erasmo (1628) di Nicolas Poussin e la Visione di Sant’Elena (1580) del Veronese. Ma non solo.
Il titolo dato alla mostra, Roma Eterna, si riferisce alla grande unità culturale che fu Roma nella storia dell’umanità, una città, allo stesso tempo, antica e moderna, che ha unito in una singola unità tanto diversa Antichità, Medioevo, Rinascimento e Barocco. Roma, centro dell’Impero, fulcro di religione e arte. Un crocevia che fa del concetto di Roma Aeterna una delle idee più importanti della cultura mondiale. A questa idea è dedicata la mostra della Galleria Tretyakov.
Si possono ammirare anche il San Francesco d’Assisi di Margaritone d’Arezzo (XIII secolo), una delle prime raffigurazioni del santo, che ha giocato un ruolo importante nella storia della Chiesa occidentale. Si pensi che questo è il nome scelto dall’attuale Papa, Francesco, per la prima volta nella storia del Vaticano. Due predelle raffiguranti storie della vita di San Nicola sono al confine tra il gotico e rinascimentale. Una di loro fu dipinta da Gentile da Fabriano, tardo gotico internazionale in Italia. Ma si continua, in ammirazione.
La fioritura rinascimentale è rappresentata da due dipinti: i Miracoli di San Vincenzo Ferrer (1473), di Ercole de’ Roberti, una delle opere più interessanti del più grande maestro della scuola di Ferrara, e il Compianto su Cristo morto (1500) del veneziano Giovanni Bellini. Vi sono poi affreschi raffiguranti angeli di uno dei più grandi pittori del Quattrocento, Melozzo da Forlì, rimossi dalla cupola dell’abside della chiesa durante la ricostruzione dei Santi Apostoli a Roma, oggi in una stanza speciale della pinacoteca vaticana. La lista è lunga e la mostra merita sicuramente una visita. Ad arricchire la curiosità si aggiungono un ampio e documentato catalogo e un vasto programma di conferenze e lezioni a latere.
№ 1 GENNAIO - FEBBRAIO 2017