№ 5-6-7 MAGGIO - LUGLIO 2016

Arte

La Biennale di Venezia e la partecipazione della Federazione Russa all’edizione del 2016

A cura di Luca Carriera

Stiamo entrando nel periodo estivo e, come ogni anno, oramai da più di un secolo si apre la biennale di Venezia; architettura, arte, cinema danza, teatro: questi sono i temi trattati a Venezia.

Città sempre cara ai russi: basti pensare che fino a pochi anni fa arrivava a Venezia un treno delle ferrovie russe!

Cerchiamo di capire di cosa si tratta e alcuni legami col mondo russo.

La Biennale di Venezia nacque con una delibera dell’Amministrazione comunale del 19 aprile 1893, in cui si propose di “istituire una Esposizione biennale artistica nazionale”, per celebrare le nozze d’argento del re Umberto e Margherita di Savoia.

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Nelle prime biennali di Venezia venne trascurata l’arte francese, mentre i rapporti privilegiati con la Secession misero in risalto quella tedesca. Già nel 1899, infatti, venne presentata la Giuditta II di Klimt.

L’Impressionismo francese, nei primi del ‘900 tendenza ormai stabilizzata a livello europeo, in quel periodo non venne considerato. Ci fu invece un’apertura verso l’arte americana, con la medaglia a Sargent nel 1907, e la personale di Barlett nel 1909. Nel 1907, grazie alla mediazione di Diaghilev, che qui mori e fu sepolto, la Biennale ospitò il tolstoiano testimone delle tradizioni russe Repin, nonché Bakst, celebre costumista e decoratore di balletti russi.

L’ottava Biennale del 1909 si arricchì di tre nuovi padiglioni stranieri. Il padiglione della Gran Bretagna non fu costruito ex novo, ma fu utilizzato un edificio esistente, rimodernato da E. A. Richards e decorato internamente da Frank Brangwyn. Il padiglione della Germania, costruito accanto a quello inglese sulla collinetta dei Giardini, fu progettato da Daniele Donghi, architetto del Comune di Venezia.

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Tra l’autunno del 1937 e la primavera del 1938, il “paesaggio italiano” fu il tema di una mostra circolante che partendo da Varsavia giunse a Tallinn (Estonia).

L’anno scorso il Padiglione Russia dei Giardini della Biennale di Venezia festeggiava i suoi 100 anni. È uno dei pochi padiglioni nazionali costruiti ancora prima della Prima guerra mondiale. Il padiglione è stato costruito dal grande architetto russo Aleksey Shchusev. La costruzione iniziò nel 1913 quando c’era ancora lo zar, e finì trent’anni dopo quando in Russia c’era già il potere sovietico.

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Esponente del classicismo socialista, tra le opere di Shchusev si ricordano un monumento per la Battaglia di Kulikovo, alcune stazioni della metropolitana di Mosca, Komsomol’skaya-Kol’tsevaya, la ristrutturazione del palazzo della Lubyanka, la Chiesa russa di Bari e quella di Sanremo, il padiglione russo nei Giardini della Biennale. Fu docente all’Università Statale di Arti e Industria Stroganov di Mosca.

Il complesso architettonico di epoca sovietica VDNKh sarà il tema principale dell’esposizione russa alla Biennale di Architettura di Venezia 2016.

Il VDNKh (Esposizione delle Conquiste dell’Economia nazionale) è uno dei più grandi monumenti all’architettura sovietica, che unisce elementi dell’avanguardia al modernismo e allo stile impero staliniano.

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Quest’anno la biennale è dedicata all’architettura e il progetto generale della Biennale di Venezia, chiamato Reporting from the front, è curato dall’architetto Alejandro Aravena: 88 architetti, provenienti da 37 Paesi, parteciperanno all’evento. Fra loro anche due russi: Aleksandr Brodsky e Boris Bernaskoni, autore del Padiglione Russia all’Expo del 2010.

Così, per i visitatori del padiglione saranno previste escursioni giornaliere gratuite presso i due siti principali della Biennale di Venezia: i Giardini, sede del progetto principale e padiglione nazionale e l’Arsenale, dove si trova la continuazione del progetto e il Padiglione Italia. Il programma prevede inoltre una serie di tour speciali guidati da noti artisti, architetti e storici dell’arte. In particolare il tour del padiglione russo sarà tenuto da Pavel Nefedov, ricercatore di storia presso l’All-Russia Exhibition Centre e autore della guida alla mostra.

La Biennale Internazionale di Architettura di Venezia è uno dei forum più famosi e autorevoli dell’architettura mondiale. Si tiene ogni due anni. Nel 2016 il curatore della Biennale di Venezia è l’architetto cileno Alejandro Aravena. Il tema da lui proposto, Reportage dal Fronte, è progettato per rivelare il ruolo sociale dell’architettura e per attirare l’attenzione su progetti che migliorano la qualità dell’ambiente urbano.

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