OTTOBRE — DICEMBRE 2017
Cinema
Intervista a Lucia Mascino al festival del cinema RIFF
L’attrice del nuovo film di Francesca Comencini Amori che non sanno stare al mondo a Mosca per la première
Con un programma fittissimo durato quasi due settimane, il Festival del Cinema italo-russo RIFF è arrivato quest’anno alla sua quarta edizione; lo storico cineteatro Oktjabr’ sul Nuovo Arbat ha ospitato dal 1° al 12 novembre la kermesse indipendente, che si prepara ora ad arrivare in molte altre città russe e che a Mosca ha portato non solo le pellicole del Bel Paese, ma anche attori, esperti e registi in persona. Mosca Oggi ha incontrato una delle premiate di questa edizione, la marchigiana Lucia Mascino, protagonista di Amori che non sanno stare al mondo.
Marta d’Arcangelo — Lucia, questa è la tua prima volta a Mosca, ma essendo un’attrice di teatro sicuramente avrai conosciuto i grandi autori russi…
Lucia Mascino — In effetti la conoscenza del teatro russo risale già ai tempi della mia formazione, perché inizialmente ho studiato al Centro di Ricerca e Sperimentazione Teatrale di Pontedera, con il quale collaborò l’attore Gennady Bogdanov; inoltre, alcuni anni fa ho finalmente letto in prima persona Stanislavsky per prepararmi a un mio corso, ed è stato davvero appassionante. Ora che sono a Mosca penso molto a questo grande maestro, che non ha la pesantezza e il grigiore che ci immaginiamo in Italia, ma è al contrario un grandioso ingegnere dell’animo umano. Nel 2000, poi, ho avuto la più grande esperienza di formazione della mia vita lavorando con il regista e pedagogo Anton Milenin, che ci ha insegnato il contrario di ciò che insegnano tutti: bisogna ingannare se stessi, e non il pubblico.
d’A. — A proposito di inganno, la relazione complessa e appassionata che ci racconti in Amori che non sanno stare al mondo è tratta da una storia vera. Che differenza c’è tra recitare una storia ispirata dalla vita reale e una immaginata?
M. — Quando so che la storia è reale, sento la responsabilità di far riecheggiare quella verità attraverso ciò che faccio, quindi in un certo senso vi è nel mio lavoro un peso maggiore, ma d’altro canto tutto è più facile perché ci si emoziona di più, si resta subito impressionati dal fatto di recitare una cosa vera; perciò ho una forma di grande rispetto verso la storia che metto in scena. In questo caso sapevo da subito che si trattava di una sceneggiatura ispirata a un episodio autobiografico, raccontato peraltro anche nel libro omonimo.
d’A. — Quindi ti sei calata immediatamente nel ruolo della protagonista Claudia? Quando avete iniziato a lavorare al film?
M. — Prima di tutto devo dire che inizialmente non ero la candidata favorita dalla regista, Francesca Comencini, che è pure autrice del romanzo. Ho fatto il provino dovendo recitare una scena molto intensa e difficile, quella del litigio notturno tra i due protagonisti; noi attori in genere non riceviamo immediatamente la sceneggiatura intera, ma ci viene consegnata una scena sola da portare al provino e solo dopo esser stati scelti leggiamo la sceneggiatura integrale. Sono oggi trascorsi due anni da quando Francesca mi ha assegnato il ruolo nel novembre del 2015, e nel 2016 abbiamo girato: ormai stavo aspettando tantissimo l’uscita nelle sale!
d’A. — Il pubblico italiano però non ha ancora visto la storia di questo amore fortissimo, che non a caso in russo è stata intitolata L’amore più forte sulla Terra…
M. — No, il film non è ancora uscito in Italia, ma è stato presentato a Locarno, dove abbiamo avuto ben 6000 persone ed è stata anche la prima volta che l’ho visto, un’emozione quindi fortissima. La seconda presentazione si è tenuta in Israele ed è andata bene, così come qui a Mosca: gli spettatori mi hanno scritto su Facebook dopo la visione, abbiamo avuto una calda accoglienza. Ora, dopo la tappa al RIFF di Novosibirsk, tornerò in Italia: avremo le conferenze stampa a Torino e quindi la prima al Barberini a Roma. Voglio davvero godermi la presentazione nel nostro paese!
Intanto, gli spettatori moscoviti del RIFF aspettano numerosissimi Lucia Mascino per autografi e foto, mentre l’avventura del festival si prepara già a partire per le prossime tappe.
OTTOBRE — DICEMBRE 2017