№ 3-4 MARZO — APRILE 2016

Turismo

Storia, sostenibilità e grandi eventi. Le carte vincenti di Pistoia, capitale italiana della cultura del 2017

A cura di Francesca Di Tonno

Pistoia sarà la capitale italiana della cultura per l’anno 2017. Questo l’esito del concorso annuale che a fine Gennaio aveva visto in lizza nove città italiane: Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto e Terni.

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Il bando per il titolo di capitale italiana della cultura, emanato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, è un’iniziativa nata sulla scia del successo ottenuto dalla città di Matera, proclamata capitale europea della cultura per il 2019. Dal 2015 si è voluto indire un concorso a livello nazionale che si prefigge ogni anno di selezionare una città italiana come rappresentante culturale su tutto il territorio italiano e all’estero. Lo scopo di tale iniziativa, come si legge nel bando, è quello di “sostenere, incoraggiare e valorizzare l’autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la conservazione delle identità, la creatività, l’innovazione, la crescita e infine lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo”.

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Facendo seguito alle città di Ravenna e di Mantova, rispettivamente capitali italiane della cultura per il 2015 e il 2016, Pistoia e l’amministrazione comunale stanno già lavorando per rendere concreti i programmi e i progetti di iniziative e manifestazioni presentati in fasi di gara.

I progetti di “Pistoia 2017” sono, fra gli altri, il restauro delle mura urbane, lo sviluppo dei percorsi ciclo-pedonali nel verde del centro storico, l’organizzazione dell’iniziativa Dialoghi sull’uomo. Festival culturale di antropologia e del Pistoia Blues Festival, evento nato nel 1980 e pilastro del marketing turistico della città di Pistoia, l’ampliamento e riqualificazione di Palazzo Fabroni, una delle strutture più importanti di Pistoia che oggi si vuole far diventare un Museo del Novecento e del Contemporaneo.

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Pistoia, con i suoi oltre 90.000 abitanti e facente parte dell’area metropolitana di Firenze, Prato e Pistoia, si trova all’estremità nord-occidentale della regione Toscana e ha una storia antichissima, di oltre due millenni. Fondata dai romani come oppidum (città fortificata), ha visto succedersi invasioni e dominazioni estremamente diverse che hanno lasciato il segno sull’architettura, la toponomastica, il linguaggio dialettale, gli usi e i costumi della città.

Altrettanto numerosi ed eterogenei sono i motivi per i quali vale la pena visitare oggi Pistoia come turisti, viaggiatori o esploratori.

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Anzitutto il centro storico di Pistoia, che si presenta come uno dei più antichi, meglio conservati e soprattutto omogenei rispetto a tutte le altre città toscane. Passeggiando per Pistoia si incontreranno infatti numerose chiese, palazzi e poi vicoli dai nomi spesso molto originali. Fra le altre strutture religiose spicca la Cattedrale di San Zeno, risalente all’alto medioevo, con un campanile costruito su una torre longobarda ed incastonato in una suggestiva piazza che ospita inoltre un battistero progettato dalla bottega di Andrea Pisano e all’interno del quale si trova una fonte battesimale risalente al tredicesimo secolo.

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Molto frequentata è Piazza della Sala, che nel corso dei secoli ha dovuto la sua importanza prima alla presenza in età longobarda del palazzo del funzionario regio (il gastaldo), poi del mercato giornaliero degli alimenti, che vide la piazza popolarsi di botteghe e bancali in pietra. Nel perimetro della piazza spicca il “Pozzo del Leoncino”, che oltre ad aver avuto nei secoli la funzione pratica di approvvigionamento idrico in particolare per i mercanti della piazza, poi dal 1529 con l’apposizione di un leoncino in pietra arenaria che tiene la zampa sinistra sopra lo stemma a scacchiera della città, ebbe lo scopo di ricordare il dominio definitivo di Firenze su Pistoia. E fu proprio da allora che il pozzo assunse il nome che porta ancora oggi. Piazza della Sala è attualmente il cuore commerciale e del buon cibo della città. Molti si trovano infatti per degustare piatti tipici nei tanti ristoranti, pub e caffè o fare acquisti di prelibatezze locali nelle botteghe di specialità eno-gastronomiche.

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I già menzionati eventi Dialoghi sull’uomo. Festival di antropologia e sociologia del contemporaneo e Pistoia Blues Festival con incontri, spettacoli, letture e concerti attirano ogni estate decine di migliaia di persone interessate ad ascoltare filosofi, scienziati antropologi e artisti del calibro di Sting, Santana, B. B. King, Lenny Kravitz e tanti altri.

I percorsi tra una città antica, i progetti di ristrutturazione e riutilizzo di antiche strutture, le piste ciclabili, i grandi eventi internazionali: queste sono state le carte vincenti della città di Pistoia che da subito, senza aspettare il 2017, merita una visita attenta e orgogliosa. Perché l’Italia ha tanti gioielli da scoprire e valorizzare nel tempo.

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