№ 1-2 GENNAIO - FEBBRAIO 2016

Fashion

Il glamour a misura d’uomo: сome i gioielli Bulgari colgono il senso del tempo

A cura di Elena Stafeva, traduzione di Martina Pozzoni
Foto: Lisa Melina (www.buro247.ru)

Verso fine anno, il brand italiano Bulgari ha aperto presso il centro commerciale GUM di Mosca la sua prima boutique in Russia. Elena Stafeva ha incontrato i principali portavoce della nota casa di gioielli e con stupore ha osservato come l’esperienza di Bulgari possa essere un modello da seguire per chi desidera trasformare un’azienda storica in un marchio moderno.

“Io sono francese” — dice Stephane Gerschel, direttore dell’ufficio accordi e relazioni internazionali del marchio Bulgari – “Basta osservarmi: sono vestito come un tipico parigino, total black e grigio. E ora guardate questi due gentlemen” — indica i due uomini seduti accanto a noi, il presidente di Bulgari Gioielli Mauro di Roberto e il responsabile del Bulgari Design Watches Centre Fabrizio Buonamassa – “Osservate i colori, il taglio del colletto, i tessuti e le rifiniture dei dettagli… solo gli italiani sanno vestire con stile. Nessuno può eguagliarli, questo è poco ma sicuro.” Ha perfettamente ragione: sette anni di visite da Pitti Uomo mi hanno dimostrato tutto ciò sotto ogni punto di vista. Nessun altro sente i colori e si approccia a questi come gli italiani, nessuno unisce le forme con tanta leggerezza e semplicità, non solo nell’abbigliamento, ma anche nel design, nell’arte e nei gioielli. Eppure nessuno sa cadere nella banalità di certi cliché quanto gli italiani. Ma laddove esiste, l’incomparabile talento degli italiani nel design e la loro maestria artigiana permettono di raggiungere risultati sorprendenti.

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Durante la mostra Bellissima!, tenutasi a Monza lo scorso settembre, legata all’alta moda italiana degli anni ‘40 e ‘60, mi sono soffermata a lungo sui gioielli vintage di Bulgari, tra cui gli orologi Serpenti e le iridescenti parure di ametiste, citrini e brillanti, e lì ho realizzato: nessuna eccentrica creazione di Capucci, Marucelli, Mila Shon o del primo Valentino può generare un simile effetto, così come nulla esprime lo splendore dell’epoca ritratta da Fellini ne La Dolce Vita con la stessa perfezione dei gioielli Bulgari. Sono proprio questi i gioielli che meglio rappresentano il periodo d’oro dell’alta moda italiana.

DSC_7225Stephane Gerschel e Fabrizio Buonamassa 

La storica casa orafa si fonda su determinati principi: gli standard, la prestigiosa clientela e i leggendari gioielli formano parte di un sistema ben preciso, modellato sull’estetica del brand. Per Bulgari questo significa, naturalmente, un richiamo a Roma, all’antichità, alle pietre colorate, alle particolari tecniche di taglio, alla stravaganza, ai giardini all’italiana, ad Elizabeth Taylor e in generale a tutto quanto è legato alla dolce vita. Ed è all’interno di questa cornice che Bulgari negli ultimi anni ha saputo conferire al concetto di lusso vitalità, calore, e soprattutto modernità.

Mentre riaffiorano nella mia mente queste sensazioni, chiedo a Mauro quale sia stata la chiave per preservare l’essenza della dolce vita riuscendo al contempo a non apparire antiquati e a realizzare il sogno di qualsiasi marchio storico: fare un vero e proprio balzo in avanti verso la modernità nell’arco di due soli anni. Come si può dare nuova luce a un brand mantenendone al contempo la storicità, e come si può impedire il decadimento del lusso italiano nel mondo contemporaneo, così complesso e drammatico?

“L’Italia ha un’anima. — sorride Di Roberto — Abbiamo un grande passato alle spalle, un’importante eredità, e negli ultimi anni il nostro obiettivo è stato sottolineare tutto ciò. Il nostro motto è dialogare e alimentiamo questa convinzione costantemente, con i clienti e con il nostro patrimonio storico. Accanto a ciò, lavoriamo molto anche sull’immagine del nostro brand affinchè lo stile e la qualità di Bulgari emergano in ogni collezione, in ogni creazione, siano esse gioielli senza tempo, monili per il giorno, come i ciondoli della collezione Diva, o l’alta gioielleria dei Giardini Italiani. In ogni gioiello è racchiusa l’essenza del nostro marchio. Curiamo inoltre anche il design delle nostre boutique. Infatti, a oggi, tutti i settori presenti all’interno di Bulgari sono riuniti sotto un’immagine unitaria del nostro brand. Ultimo ma non meno importante è l’aspetto dell’innovazione: dobbiamo sempre pensare a come migliorare le nostre creazioni con l’aiuto delle nuove tecnologie e dei nuovi materiali. Bisogna continuamente creare qualcosa di originale, che stupisca, perché nel mondo del luxury è facile cadere nella banalità”.

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“La casa Bulgari conta su un passato di importanti innovazioni.” — ha aggiunto Stephane Gerschel. “Nell’epoca in cui il 70% dei gioielli veniva realizzato con diamanti, Bulgari ha saputo utilizzare le pietre colorate. Quando Bulgari è stata acquisita da LVMH ci siamo soffermati a ripensare al nostro passato, non per nostalgia, ma piuttosto per dare atto ancora una volta delle innovazioni cui si è resa protagonista la nostra casa e per poterle così raccontare. Guardiamo sempre al passato, puntando lo sguardo verso il futuro.”

“Il nostro brand non è tramontato. È un brand all’avanguardia. Guardiamo ad esempio questo design unico” — Fabrizio Buonamassa prende l’orologio Bulgari Bulgari dall’inconfondibile taglio – “e proviamo a realizzarne una copia. Quello che otterremo sarà certamente un buon lavoro, un oggetto di qualità, ma quello che verrà a mancare sarà l’approccio innovativo. Dal mio punto di vista, come designer, bisogna fare un passo in avanti ogni volta che si realizza qualcosa.” E, come sostengono Mauro e Stephane, l’essenza del marchio Bulgari è l’italianità, ossia la particolare capacità degli italiani di vedere le cose.

DSC_7188Mauro di Roberto 

Concretamente cosa significa mantenere un design inconfondibile, realizzando ogni volta qualcosa di nuovo, avere come riferimento il passato, ma proiettarsi nel futuro? Prendiamo come esempio il design classico degli anelli Bulgari B.zero1, nella versione oro con pavé di diamanti, in quella oro e ceramica con brillanti di diversi colori e in quella realizzata con varie sfumature d’oro. La prima è il modello base, la seconda ne è la naturale evoluzione, persino la terza oggi viene realizzata da altre case. Ma qualche anno fa Bulgari ha presentato la collezione B.zero1 Marble, anelli con marmi di colore blu, verde oliva e marrone, e questa sì che è stata un’entrata in grande stile. Per due motivi essenzialmente: innanzitutto, per citare Lomonosov, poiché si tratta di una “connessione di idee alquanto lontane”, ossia creazioni di diversa natura che pur non interferendo l’una con l’altra amplificano l’effetto se considerate nell’insieme. In secondo luogo, perché questi anelli rimandano già a un primo sguardo a Roma, in particolare alle statue di marmo bianco della galleria di Villa Borghese, sulle quali venivano posizionate delle teste realizzate con pietre in pieno stile barocco. Con questa scelta inaspettata, che rappresenta il vero e proprio passo in avanti compiuto da Bulgari, i vecchi standard dell’azienda sono stati rinnovati e il risultato di tale cambiamento è stata questa collezione, che rispecchia al meglio la romanità antica.

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Un altro must senza tempo sono gli orologi Serpenti. “Sono stati presentati per la prima volta negli anni ‘40” — afferma Fabrizio Buonamassa — “mentre ora ne esistono svariati modelli. A noi piace giocare con i materiali, come l’oro e la ceramica, e siamo stati i primi ad utilizzare negli orologi la porcellana, l’acciaio e il caucciù. È nel nostro DNA. Io credo che questo sia un bell’esempio di dialogo tra eredità storica e nuovi traguardi. Serpenti è moderno e senza tempo.”

Questo obiettivo è stato pienamente raggiunto da Bulgari anche grazie ad altri celebri modelli di orologi, i Bulgari Bulgari. “Quest’anno celebriamo l’anniversario dell’iconico Bulgari Bulgari. Il primo esemplare fu creato nel 1975” — dice Fabrizio — “mentre quello che realizziamo oggi è alquanto differente: lavoriamo in un ambiente diverso e anche le nostre risorse sono cambiate. Produciamo personalmente ogni elemento dei nostri orologi: dal meccanismo all’incassatura, dal quadrante al cinturino. Se osservate il quadrante di un Bulgari Roma, nonostante il taglio sia rimasto invariato, presenta tecnologie e materiali assolutamente differenti. Il meccanismo è decisamente più sottile e i nostri tecnici hanno apportato importanti migliorie.”

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Anche il design neoclassico di Bulgari Octo ricorda il classicismo dell’Impero Romano. “Per noi sono molto importanti le associazioni con la Roma classica. Questo non significa che inseriremo nel quadrante l’immagine del Colosseo” — ride il signor Buonamassa — “Da un certo punto di vista non è semplice fare i conti con un’eredità così forte, perché è indispensabile saperla gestire al meglio ed in maniera innovativa.”

I recenti avvenimenti legati a questo brand possono essere di esempio per tutti. Bulgari, infatti, ha creato un’immagine moderna di sé, grazie alle scelte ponderate di chi ha saputo preservare il legame solido di questa prestigiosa casa con il suo passato, traendo da esso beneficio e coltivandone i frutti.

Dopo queste righe dedicate al segreto del successo di Bulgari, sorge spontanea una domanda: come si può essere glamour in un mondo pieno di sfide e problematiche come quello attuale?

“Nella nostra azienda cerchiamo di contribuire alla felicità dei nostri lavoratori, influendo positivamente sul loro stato d’animo” — afferma Mauro di Roberto — “Ciò che avviene al di fuori delle nostra mura ha effetti su di noi? Certamente. La nostra sfida consiste proprio nel capire come possiamo fare al meglio il nostro lavoro in una società così difficile. Ma non si può giudicare tutto negativamente, c’è anche del buono. Le persone trovano sempre un’occasione per gioire e condividere la propria felicità. In ogni situazione c’è posto per la felicità. Bisogna solo capire dove trovarla e renderla visibile agli altri”.

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